Le mie emozioni
Le mie emozioni
 
Le emozioni di uno degli organizzatori
Il colpo di pistola dello starter mi coglie di sorpresa e tutta la tensione mista ad emozione mi pervade rendendomi per un attimo paralizzato, la corsa inizia ed è come vedere una figlia fare da sola i primi passi, GUARDA COME SONO TANTI…
Come non commuoversi dopo mesi di continuo alternarsi tra timori e sicurezze, dubbi e certezze. Mesi in cui la paura di esserci infilati in un’impresa troppo grande veniva cancellata dall’entusiasmo che sentivamo crescere attorno a noi e attorno alla Mezza di Varenne.
Già, la Mezza di Varenne questo è il nome che Beppe scelse un mattino di un anno fa quando lui e Marco pensarono di organizzare una corsa di 21 km a Vigone. “ Siamo circondati dai cavalli” disse “e qui vive il più famoso di tutti, il percorso è perfetto, vedrai quanta gente!”
La mia prima reazione fu di pensare che fossero matti: l’idea era affascinante ma noi eravamo in otto, troppo pochi per questo progetto. Tuttavia dopo qualche riserva, forse proprio perché eravamo un po’ pazzi, si andò avanti.
   E GUARDA COME SONO TANTI…
Diventammo osservatori speciali nelle gare a cui si partecipava cogliendo i particolari dell’organizzazione, dalla qualità del ristoro alla chiusura delle strade e a poco a poco la corsa cominciò a crescere. Ripenso alle corse a Torino in Fidal  pianeta a noi sconosciuto  e a cui eravamo sconosciuti  e a tutti i regolamenti, continuamente aggiornati, che misero   a dura prova la caparbietà e la tenacia di Ines e Beppe.
Le riunioni si susseguivano con una frequenza che ti dava  quasi l’impressione di convivere: eravamo diventati la nostra seconda famiglia!
   E GUARDA COME SONO TANTI…
Quindi quello che sembra storia di ieri: le preiscrizioni che non partono “Quanti sono?” “Siamo a 30…”, ci assaliva il dubbio di aver fatto un buco nell’acqua e furono gli amici a farci coraggio e
a darci nuove energie che aumentarono quando, dopo l’invito dell’assessore Roby rivolto a tutte le associazioni  vigonesi e del territorio, queste aderirono in toto a prestare il loro aiuto e nel giro di una settimana giunsero gli elenchi di 150 volontari!
   E GUARDA COME SONO TANTI 
E finalmente l’ultima settimana e insieme lo stupore  per il numero degli iscritti che aumenta in modo esponenziale: 240, 350, 450, 570. Dopo una serie di notti insonni, facciamo i conti con la frenesia della vigilia, la verifica sul campo di procedure ripassate a mente un’infinità di volte, le mille ipotesi e scommesse sulla riuscita dell’evento e infine il conteggio incredulo dei partenti:
messi insieme sono mille, io avrei pagato per everne la metà!
E ADESSO GUARDA COME SONO TANTI, li vedo sfilare paralizzato e cerco con lo guardo i miei compagni di avventura. Li vedo, anche loro sono emozionati. La tensione si attenua lasciando il posto ad un senso di felicità e sento il bisogno di ringraziare tutti, chi è venuto a correre, i volontari che ci stanno aiutando, e tutto il mondo. Frastornato come sono da  queste emozioni quasi non mi rendo conto che la corsa è finita: i ringraziamenti di chi ha corso come anche i complimenti di chi è stato spettatore hanno l’effetto di annullare ogni tensione e ogni stanchezza, è andata, ce l’abbiamo fatta!
Adesso possiamo anche rilassarci,   ma non troppo, domani si volta pagina e si comincia a pensare alla seconda edizione con la speranza e l’intima certezza  che saremo ancora più numerosi!
Valerio
 
 


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