Candido sul Viso
Candido sul Viso

Erano anni che, ciclicamente, mi passava per la testa l’idea di provare a raggiungere la punta del Monviso partendo da Virle ed effettuando il tragitto a piedi.

Colpa anche del Monviso stesso che faceva bella vista di sé dalle vetrate di casa mia e di conseguenza alimentava l’insana passione, l’altro giorno ho finalmente deciso: se non ci provo ora non ci proverò più. Passano gli anni, le forze diminuiscono e i guai fisici aumentano pertanto le probabilità di farcela diminuiscono considerevolmente.

Sabato pomeriggio, zaino in spalle, mi incammino e, primo problema, il caldo decisamente intenso che mi accompagna fino a Paesana, dove decido di trascorrere la notte.

Domenica mattina si riparte con temperature più gradevoli e con rinnovata fiducia. Sembra tutto sotto controllo, ma così non è: mentre mi avvicino a Crissolo vengo urtato da un’auto che in fase di sorpasso non si avvede del sottoscritto. Un male cane, ma la sensazione di aver scampato un grande pericolo. La donna alla guida del mezzo si arresta prontamente e con le solite scuse di rito cerca di convincermi a farmi accompagnare al pronto soccorso.

Dopo alcune smadonnate e resomi conto di non avere niente di rotto, o così credevo, decido di proseguire, con le mie presunte sicurezze già pesantemente vacillanti.

A Crissolo mi trovo con il mio amico Gian Mario Garetto che si è reso disponibile ad accompagnarmi sul Re di Pietra e ci incamminiamo a passo svelto verso il rifugio Quintino Sella a quota 2650 dove pernottiamo.

Mattino di lunedì 28 agosto, sveglia alle ore 04.00 e partenza per l’obiettivo; la spalla ed il braccio destro sono indolenzite e si fanno sentire per tutta la giornata, specialmente nei tratti di roccia in cui serve la forza delle braccia. Alle 10 siamo in punta e finalmente mi rilasso un po'; mezz’ora e si riparte, anche in considerazione che le previsioni meteo prevedono temporali nel primo pomeriggio, difatti rientriamo nel rifugio con le prime gocce di un temporale che ci regale un bell’acquazzone e un bel po' di grandine. Il braccio fa sempre più male, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo; a sera siamo a Crissolo e si ritorna al borgo natio.

D’ora in poi osserverò il Monviso da casa mia con un altro spirito, anche se da quando sono tornato fa l’offeso ed è perennemente coperto da una velatura di nubi. 

Candido